Aeronautica Militare Italiana

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COMUNICATO STAMPA – Decimomannu (CA), 24/09/2021

Organizzata dall’Aeronautica Militare con il supporto del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, l’esercitazione GRIFONE 21 ha visto impegnati mezzi e uomini della Difesa, di Corpi e Amministrazioni dello Stato.

L’Esercitazione “Grifone 2021” si è conclusa oggi in Sardegna, dopo una settimana densa di attività. Organizzata dall’Aeronautica Militare, essa rappresenta uno sforzo collettivo e coordinato di risorse, personale e mezzi che ha come fine ultimo l’addestramento di equipaggi e soccorritori provenienti dalle tantissime realtà della “catena” SAR (Search and Rescue), al fine di cooperare sinergicamente per la salvaguardia della vita umana.

Al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) della Sardegna è stato affidato il ruolo di direzione e coordinamento delle squadre a terra, costituite con il prezioso contributo di personale dell’Esercito (Centro Addestramento Alpino e Bgt Alpina Taurinense), Fucilieri dell’Aria dell’A.M., Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (SAGF), Vigili del Fuoco, Protezione Civile e Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna.
Come si interviene prontamente in caso di equipaggi militari dispersi? In che modo gli assetti delle Forze Armate, degli altri Corpi ed Amministrazioni dello Stato possono operare sotto il coordinamento del Rescue Coordination Centre (RCC) del Comando Operazioni Aerospaziali (COA) affinché le sortite raggiungano e soccorrano i personale in pericolo? Come massimizza l’efficacia dalle risorse che ciascuna Amministrazione mette a disposizione In caso di pubblica calamità? Sono tutte domande alle quali la “Grifone” si è addestrata a rispondere, ogni anno in una zona diversa d’Italia, ogni anno migliorando tecniche e procedure condivise.

Sono stati 11 gli aeromobili messi in campo dall’Aeronautica Militare (un HH139A del 15° Stormo, un TH-500 del 72° Stormo, un TH-500 e un U-208 della Squadriglia Collegamenti di Linate), dall’Esercito Italiano (BH-412), dall’Arma dei Carabinieri (AW-109 Nexus), dalla Guardia di Finanza (AW-139 e AW-169), dalla Polizia di Stato, dai Vigili del Fuoco e dalla Capitaneria di Porto (tutte componenti con un AW-139). A supporto in area d’esercitazione anche un EC -145 di AREUS (Agenzia Regionale Emergenza Urgenza Sardegna). Essi hanno volato 100 missioni, per un totale di circa 48 ore di volo (comprese le “notturne”), elitrasportando 65 squadre. Notevole la varietà di interventi simulati e quanto più possibile simili ai casi reali.

La base dell’Aeronautica Militare di Decimomannu ha svolto il ruolo di DOB (Deployed Operating Base ossia Base di rischieramento), mentre il Campo Volo “XPTZ” di Decimoputzu quello di PBA (Posto Base Avanzato); l’area montuosa sud-occidentale dell’Isola, comprendente il monte Linas e la zona del Parco Perd’e Pibera, è stata designata come area di effettuazione dell’attività.

Il PBA (Posto Base Avanzato), approntato dal Comando Logistico dell’AM, è stato il “cuore pulsante” delle operazioni, frutto di un notevole sforzo organizzativo e logistico della Forza Armata: con il contributo di tutti i partecipanti, oltre 400 unità, è diventato in pochissimi giorni un vero e proprio eliporto campale adatto a proiettare le capacità di personale e mezzi il più vicino possibile alla zona di esercitazione.

La “Grifone” è un’esercitazione internazionale e interdipartimentale pianificata e condotta annualmente dall’Aeronautica Militare nell’ambito dell’accordo internazionale SAR.MED.OCC. (SAR Mediterraneo Occidentale). Essa ha lo scopo sia di sviluppare sinergie tra l’Aeronautica Militare e gli altri Dicasteri pubblici, sia di migliorare costantemente tecniche e procedure per portare a termine qualsiasi missione di Ricerca e Soccorso. Tale missione è uno dei compiti d’istituto dell’A.M. che persegue, eventualmente, anche con l’apporto di assetti interforze, interministeriali o interagenzia.

Si ringrazia l’Aeronautica Militare, e in particolar modo il Maresciallo Francesco Tulliani [Team PI – Grifone 21], per la disponibilità e l’assistenza prestata al Team di dgualdo.it, presente sul posto nella persona di Egidio FERRIGHI, durante la realizzazione delle immagini relative all’esercitazione.

SATER 1-21: esercitazione di Ricerca e Soccorso il 23 giugno nel Triangolo Lariano.

A Suello (LC) la base dell’importante evento addestrativo organizzato da AM e CNSAS.

Il Triangolo Lariano é stato teatro, lo scorso 23 giugno, di una esercitazione SAR (Search and Rescue – Ricerca e Soccorso) congiunta tra Aeronautica Militare (AM) e Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) Lombardo – XIX Delegazione Lariana, denominata SATER 1-21.

Il Posto Base Avanzato (PBA), da dove sono decollati gli elicotteri e le squadre di soccorso, é stato approntato in territorio del comune di Suello (LC), nell’area dell’Aero Club “Monte Cornizzolo”.
Sono stati tre gli assetti presenti: 1 HH139A (83° Centro SAR del 15° Stormo – Cervia), 1 TH500B (Squadriglia Collegamenti – Milano Linate), 1 UH-1A (Esercito Italiano – 4° Rgt. Aviazione Esercito “Altair” – Bolzano).
La “SATER” è un’attività addestrativa organizzata più volte all’anno e su tutto il territorio nazionale dall’Aeronautica Militare tramite il Comando Operazioni Aerospaziali (COA) di Poggio Renatico (Ferrara) insieme al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS).
L’esercitazione, frutto della pianificazione congiunta da parte del “Rescue Coordination Center – RCC” del COA e del CNSAS (XIX Delegazione Lariana), ha lo scopo di sviluppare sinergie e migliorare costantemente tecniche e procedure per portare a termine qualsiasi missione di Ricerca e Soccorso ricompresa nella missione d’istituto dell’AM, eventualmente anche con l’apporto di assetti interforze, interministeriali o interagenzia.
Il ruolo del CNSAS, pertanto, è cruciale: squadre formate da volontari esperti, uomini e donne del Soccorso Alpino lombardo, rappresenteranno il vero “collante” tra i diversi assetti ed equipaggi. Gli operatori, altamente specializzati ad agire in ambiente montano, si addestreranno ad effettuare un’ampia gamma di operazioni con gli elicotteri, quali imbarco e sbarco di personale e barelle, discesa e risalita con verricello.
Al CNSAS sarà riservata la Direzione delle Operazioni a terra (DIREX Terrestre), mentre il personale RCC dell’A.M. avrà la responsabilità della Direzione delle Operazioni aeree (DIREX Aerea). Impegnativi scenari come quelli del Triangolo Lariano rappresentano una sfida che tutti i partecipanti alla SATER 1-21 accettano con entusiasmo, avendo bene in mente il fine ultimo dell’addestramento di equipaggi e soccorritori: essere sempre pronti a salvaguardare la vita umana, ovunque essa sia in pericolo. Gli elicotteri sono atterrati al PBA nelle ore antimeridiane, mentre le attività esercitative vere e proprie, cui hanno partecipato anche le squadre di ricerca hanno avuto inizio intorno alle 14 del 23 giugno 2021 e proseguite poi fin dopo il calar del sole, con l’esecuzione di voli notturni che rappresentano una parte estremamente qualificante dell’esercitazione.

AERONAUTICA MILITARE

L’Aeronautica Militare dispone di una propria organizzazione di Soccorso Aereo dedicata all’assolvimento dei compiti d’istituto (ricerca e soccorso di occupanti di aeromobili militari). La stessa organizzazione fornisce il proprio contributo in caso di sinistro aeronautico civile, unitamente alle altre Amministrazioni dello Stato che possono utilmente intervenire.
L’A.M. assicura questi interventi tutto l’anno, ventiquattr’ore al giorno con equipaggi ed elicotteri pronti al decollo con brevissimo preavviso. Le caratteristiche e le prestazioni degli elicotteri in dotazione permettono di raggiungere qualsiasi parte del territorio nazionale o delle acque territoriali.
La funzione Ricerca e Soccorso in A.M.
Garantire la ricerca e soccorso degli equipaggi di volo e di mezzi marittimi in difficoltà, concorrere alle attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di ammalati in pericolo di vita, il soccorso di traumatizzati gravi e alle popolazioni colpite da calamità naturali, in coordinamento con la Protezione Civile, sono alcuni dei compiti istituzionali dell’Aeronautica Militare.
L’attività SAR (Search And Rescue), in Italia, è gestita attraverso il Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico (Ferrara) all’interno del quale è presente un Rescue Coordination Center (RCC), il cui compito è quello di esercitare il Comando e Controllo degli assetti SAR, nonché la gestione delle richieste di soccorso nazionale.
L’Aeronautica Militare assicura questi interventi tutto l’anno, ventiquattr’ore al giorno con equipaggi ed elicotteri pronti al decollo con brevissimo preavviso. Le caratteristiche e le prestazioni degli elicotteri quali il nuovo HH-101, HH-139 (versioni A e B), e HH.212 permettono di raggiungere qualsiasi parte del territorio nazionale o delle acque territoriali. La specifica denominazione di Combat/SAR, invece, è riferita alle missioni dedicate principalmente al recupero degli equipaggi di assetti aerei, colpiti in territorio ostile.
La funzione SAR è istituzionalmente affidata al 15° Stormo di Cervia (Ravenna), da cui dipendono l’80° Centro CSAR di Decimomannu (Cagliari), l’81° Centro Addestramento Equipaggi (CAE) e l’83° Gruppo Combat SAR di Cervia, l’82° Centro CSAR di Trapani, l’84° Centro SAR di Gioia del Colle (Bari) e l’85° Centro SAR di Pratica di Mare (Roma).
Ufficio RCC del COA – Rescue Coordination Center
Il Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico, con il suo Rescue Coordination Center (RCC) inserito all’interno del NASOC (National Air and Space Operations Center), è l’Ente responsabile dell’attivazione della catena SAR nazionale e dell’invio dell’ordine di intervento degli assetti SAR alle sale operative del 15° Stormo e dei Centri dipendenti.
L’Ufficio RCC assolve le funzioni di un Rescue Coordination Center, secondo le definizioni ICAO/NATO, e i compiti di formazione ed addestramento specifico delle figura professionale dell’Operatore/Assistente SAR, oltre alle esercitazioni specifiche in ambito SAR, come ad esempio le “SARALP”, le “SATER” o la “Grifone”.

C.N.S.A.S.

Il CNSAS (Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico) è una struttura operativa del Servizio nazionale di protezione civile e sezione nazionale del Club alpino italiano. Ha il compito di provvedere al soccorso su terreno impervio e ostile, in parete, ricerca in caso di valanga e in superficie, soccorso su impianti a fune, in crepaccio, forra, canyon e fiumi, soccorso in cavità; altri compiti sono la vigilanza e la prevenzione degli infortuni nelle attività alpinistiche, escursionistiche e speleologiche. All’interno del CNSAS esiste una serie di qualifiche tecniche, affiancate da specializzazioni, che vanno dalla ricerca di persone scomparse (TeR e COR), al recupero in forre e canyoning (OF, OSF, TSF), fino alle unità cinofile. Il CNSAS è stato insignito della Medaglia d’oro al Valore Civile e dell’Attestato e medaglia di bronzo di pubblica benemerenza (Classe I del Dipartimento della Protezione civile), per la partecipazione alle operazioni durante il terremoto del 2009 in Abruzzo. Il CNSAS ha operato anche durante i diversi momenti di grande emergenza nazionale – per la valanga a Rigopiano (2017), per l’incidente aereo di Ascoli (2014), durante emergenze per nevicate eccezionali e anche all’estero (Germania 2014, intervento speleologico nella grotta Riesending-Schachthöhle). I nostri soccorritori vengono attivati nei momenti in cui è richiesta una particolare preparazione specialistica.

CNSAS LOMBARDIA

Il CNSAS Lombardia conta un migliaio di iscritti; la sede regionale si trova a Pescate (LC). La competenza sul territorio si articola in cinque Delegazioni: V Bresciana, VI Orobica, VII Valtellinese, XIX Lariana e IX Speleologica, alle quali è demandato il compito di assicurare l’operatività sulle 24 ore mantenendo, in parallelo, il continuo flusso formativo di tutti gli operatori. Il CNSAS Lombardia è inoltre riconosciuto in tutta la regione dalle Centrali operative del Servizio sanitario di urgenza – emergenza 112 quale soggetto di riferimento, a cui sono affidati, attraverso una convenzione, tutti gli interventi di soccorso in montagna e in cavità. La Direzione regionale è governata e gestita da una serie di organismi elettivi e rappresentativi, definiti dallo Statuto. L’Amministrazione è l’organismo tecnico, costituito da personale non appartenente al CNSAS Lombardia, che cura la gestione finanziaria e amministrativa dell’Associazione. La Direzione si avvale, inoltre, di organi tecnici, con competenza su settori specifici dell’organizzazione.

XIX DELEGAZIONE LARIANA

La XIX Delegazione Lariana ha sede a Lecco e opera su un territorio che corrisponde alle province di Como, Lecco, Varese, Pavia, con sette Stazioni: Lecco, Valsassina – Valvarrone, Triangolo Lariano, Lario occidentale – Ceresio, Dongo, Varese e Oltrepò Pavese. L’anno di nascita ufficiale è il 1966 ma i primi interventi di soccorso in montagna documentati risalgono al 1925; nel 1932 esisteva già una squadra di soccorso. Il nuovo organismo riunì gruppi fino a quel momento autonomi, come i Ragni di Lecco, le guide alpine e i volontari del CAI. Tra gli anni Settanta e Ottanta inizia la collaborazione con il SAR per l’impiego dell’elicottero durante gli interventi, che porta in breve a un’efficienza notevole, ponendo la Delegazione ai primi posti in campo nazionale per numero d’interventi e impegno di persone. In questo periodo emerge l’importanza di fare prevenzione e di attrezzare i sentieri più frequentati. Dal 1983 comincia una fase caratterizzata dal lungo lavoro di realizzazione del Centro operativo del Bione.

PRESS RELEASE – Rome, 25 June 2021

  • An acceptance ceremony took place in the presence of Italian Minister of Defence Lorenzo Guerini, Italian Air Force Chief of Staff Gen. Alberto Rosso, Leonardo CEO Alessandro Profumo, Leonardo General Manager Lucio Valerio Cioffi and Leonardo Helicopters’ MD Gian Piero Cutillo.  
  • Minister Guerini: “National sovereignty, from a military and technological point of view, is preserved today also thanks to this level of excellence and to the synergies among institutions, Defence and industry. Italy has prime industrial capabilities and Leonardo symbolises a nation, which can leverage a top world-class Aerospace, Defence and Security industry.”    
  • Profumo: “We are proud to represent world-class rotorcraft technology excellence, which is able to maintain Leonardo and Italy at the forefront of innovation in an increasingly strategic, highly competitive sector.”  

Today Italian Minister of Defence Lorenzo Guerini and Italian Air Force Chief of Staff Gen. Alberto Rosso attended the acceptance ceremony of an Italian Air Force HH-139B helicopter during an official visit to Leonardo’s helicopter facility in Vergiate (Italy). Leonardo CEO Alessandro Profumo, Leonardo General Manager Lucio Valerio Cioffi, and Leonardo Helicopters’ MD Gian Piero Cutillo were also in attendance. During the visit to the facility, the Authorities were shown the Company’s industrial capabilities, products and advanced technologies, which are fully representative of Leonardo’s leadership in the vertical flight domain and preserve in-country strategic technological capabilities. 

The HH-139B is a dedicated Air Force variant of the AW139 type. The aircraft will be used for a wide range of missions including SAR – Search and Rescue, fire-fighting, Slow Mover Interceptor. 

Italian Minister of Defence Lorenzo Guerini said: ““National sovereignty, from a military and technological point of view, is preserved today also thanks to this level of excellence and to the synergies among institutions, Defence and industry. Italy has prime industrial capabilities and Leonardo symbolises a nation, which can leverage a top world-class Aerospace, Defence and Security industry.”  

Alessandro Profumo, CEO of Leonardo, said: “We are proud to provide our capability so that the Italian Air Force’s major duties such as supporting the national community and homeland security are guaranteed. The HH-139B is an iconic product fully representative of national industry’s technology excellence and international competitiveness. The facility in Vergiate – the largest Leonardo helicopter final assembly line with more than 1,000 employees – shows outstanding rotorcraft capabilities in terms of products, manufacturing processes, and professional skills, and is able to maintain Leonardo and Italy at the forefront of innovation in an increasingly strategic and highly competitive sector.” 

Over 1,200 AW139s have been sold to more than 280 customers in over 70 countries, including more than 80 for Italian government operators (Air Force, Guardia di Finanza, State Police, Coast Guard, National Firefighting Department and Carabinieri), plus emergency medical service operators. This helicopter model benefits from advanced digital technology solutions, for both flight and missions as well as training (pilots and maintenance technicians) and support. The helicopter’s state-of-the-art satellite navigation and synthetic vision system has 3D representations of the external environment on cockpit displays even in poor visibility conditions, advanced collision avoidance and proximity systems, mission sensors and an automatic flight control system, which is able to assist the crew during SAR and hoisting in harsh environmental and weather conditions. The AW139 also features modern predictive maintenance and diagnostics solutions allowing accurate, rapid assessment and data processing on the health and usage of aircraft components. This allows more efficient maintenance activities increasing operational effectiveness and safety. Both flight and maintenance training are extensively delivered in virtual environments and simulation. Crews can therefore maximise their ability to use equipment and leverage the best performance of the product during missions. Maintenance technicians can leverage virtual training therefore increasing technical assistance quality and reliability. All of these capabilities bring greater safety to operations.    

The majority of Leonardo helicopters that are manufactured, and the largest number of its helicopter types in the product portfolio, are assembled at Vergiate facility. Components from Leonardo’s Centres of Excellence in Italy and abroad (airframes, dynamics, avionics, equipment), in addition to the wider supply chain, are gathered and then enter the production process to build the complete helicopter. This is customised, tested, and delivered to Italian and international customers. A major logistics centre is also based in Vergiate for spare parts storage and management and for technical support assisting Leonardo’s helicopter global fleet, which comprise more than 5,000 units that are used by over 1,200 operators in more than 150 countries. 

COMUNICATO STAMPA N. 39/2020 – ROMA, 01 Dicembre 2020

Il 30 novembre è atterrato il primo esemplare dell’elicottero HH139B destinato a completare ed a rafforzare la flotta di elicotteri del 15° Stormo e dei Centri/Gruppi SAR alle sue dipendenze.

L’elicottero è stato consegnato il 27 novembre, presso gli stabilimenti di Leonardo in Vergiate (VA), a seguito della positiva conclusione delle procedure di collaudo e accettazione condotte dal personale della Direzione Armamenti Aeronautici e per l’Aeronavigabilità (DAAA), congiuntamente agli uomini del dipendente Ufficio Tecnico Territoriale di Milano (UTT) ed il supporto del Reparto Sperimentale Volo dell’Aeronautica Militare.

Gli HH139 versione “B” andranno a completare la flotta di elicotteri HH139A già in dotazione alla Forza Armata.

La consegna degli elicotteri terminerà nel 2021 e vedrà la consegna di 17 esemplari versione “B” ai Gruppi Volo di Cervia ed ai Centri S.A.R.  (Search and Rescue) dislocati sul territorio nazionale (80° Centro CSAR di Decimomannu a Cagliari, 82° Centro CSAR di Trapani, l’84° Centro CSAR di Gioia del Colle ed 85° Centro CSAR di Pratica di Mare).

La nuova versione HH139B presenta alcuni accorgimenti tecnici che permettono di migliorare la capacità operativa e ad aumentare pertanto la flessibilità d’impiego per rispondere alle emergenze ed alle esigenze di sicurezza.

In particolare la nuova versione è stata dotata di un doppio verricello che aumenta l’affidabilità del sistema e la sicurezza durante le operazioni di recupero e di unamission consolleche consente una migliore gestione degli apparati di bordo ai fini della ricerca di eventuali dispersi. Inoltre, il peso massimo al decollo è stato aumentato, da 6800kg a 7000kg, il che permette una maggiore capacità di carico ed infine è stata aggiornata con sistemi di ultima generazione l’avionica ed i sensori di bordo (come ad esempio il sistema AIS – Automatic Identification System – che consente una migliore interazione con i mezzi navali e l’OPLS – Obstacle Proximity LIDAR System – che favorisce l’identificazione e la separazione con gli ostacoli orografici.

Il 15° Stormo ha il compito di recuperare gli equipaggi in difficoltà in tempo di pace (SAR – Ricerca e soccorso) ed in tempo di crisi ed in operazioni fuori dai confini nazionali (C/SAR – Combat SAR), di supporto alle Operazioni Speciali nonché di concorrere in caso di gravi calamità ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di ammalati in pericolo di vita ed il soccorso di traumatizzati gravi , il trasporto in bio-contenimento e, di recente, anche il supporto all’attività di antincendio boschivo. Il livello addestrativo degli equipaggi, le caratteristiche tecnologiche degli elicotteri in dotazione nonché l’impiego di apparecchiature e tecniche speciali, quali l’utilizzo di visori notturni, fanno spesso del 15° Stormo l’unica componente elicotteristica in grado di gestire con successo le situazioni di emergenza più complesse grazie, come ad esempio, alla capacità d’impiego di giorno, di notte e in condizioni meteo marginali. Ogni volta che un elicottero del 15° Stormo si alza in volo o sta salvando una vita umana, o si sta addestrando per farlo. Dalla sua costituzione ad oggi infatti, gli equipaggi del 15° Stormo hanno salvato oltre 7200 persone in pericolo di vita.

PRESS RELEASE – 8 Settembre 2020.

Cerimonia di cambio Comando presso l’aeroporto di Cervia.

Nella mattinata di martedì 08 settembre è avvenuta, nel rispetto delle restrizioni imposte dall’emergenza COVID, una sobria e ristretta cerimonia di avvicendamento al vertice dell’83° Gruppo CSAR del 15° Stormo di Cervia.

Il Magg. Antonio B. lascia il comando dell’83° Gruppo  al Magg. Lorenzo B..

Il comandante uscente ha ricordato gli ottimi risultati raggiunti dal Gruppo negli ultimi due anni augurando, al proprio successore, di raggiungere mete sempre più alte e fronteggiare tutte le sfide sempre meglio.

Da parte sua il comandante subentrante, si è detto onorato di essere al comando dell’83° CSAR ricordando che oltre all’impegno imprescindibile dell’allarme SAR nazionale, anche in condizioni meteorologiche avverse, viene, oggi, richiesto di svolgere un importante ruolo nella Difesa Aerea Nazionale e di collaborare alla lotta contro gli incendi boschivi, implementando nel contempo l’impiego dei nuovi aeromobili HH-139Bravo.

La cerimonia si è conclusa con l’intervento del comandante del 15° Stormo Col. Diego Sismondini che ha ringraziato il comandante uscente per il lavoro svolto ed ha augurato al nuovo comandante di superare nel migliore dei modi le sfide che il futuro prossimo riserverà all’83° Gruppo SAR e a tutto il 15° Stormo.

Il 15° Stormo ha il compito di recuperare gli equipaggi in difficoltà in tempo di pace (SAR – Ricerca e soccorso) ed in tempo di crisi ed in operazioni fuori dai confini nazionali (C/SAR – Combat SAR), di supporto alle Operazioni Speciali nonché di concorrere in caso di gravi calamità ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di ammalati in pericolo di vita ed il soccorso di traumatizzati gravi e, di recente anche il supporto all’attività di antincendio boschivo. Il livello addestrativo degli equipaggi, le caratteristiche tecnologiche degli elicotteri in dotazione nonché l’impiego di apparecchiature e tecniche speciali, quali l’utilizzo di visori notturni, fanno spesso del 15° Stormo l’unica componente elicotteristica in grado di gestire con successo le situazioni di emergenza più complesse grazie, come ad esempio, la capacità d’impiego di giorno, di notte e in condizioni meteo marginali. Ogni volta che un elicottero del 15° Stormo si alza in volo o sta salvando una vita umana, o si sta addestrando per farlo. Dalla sua costituzione ad oggi infatti, gli equipaggi del 15° Stormo hanno salvato oltre 7200 persone in pericolo di vita.

GRIFONE 2019

Thanks to Oscar BERNARDI for his contribution in order to realize this Photo Report Page with full coverage of the helicopters present at GRIFONE 2019 International Search and Rescue Exercise. Foligno Airport (PG), 9-13 September 2019.

COMUNICATO STAMPA AERONAUTICA MILITARE

AERONAUTICA: AL VIA IN UMBRIA ESERCITAZIONE INTERNAZIONALE DI SOCCORSO AEREO “GRIFONE 2019”

Sull’aeroporto di Foligno, dal 9 al 13 settembre, opereranno 13 velivoli e 27 squadre di ricerca e soccorso a terra

Si svolgerà dal 09 al 13 settembre 2019, nella provincia di Perugia (Umbria), la dodicesima edizione dell’esercitazione “Grifone”, la principale attività addestrativa dell’Aeronautica Militare nel campo della ricerca e soccorso aereo, in collaborazione con il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS). All’edizione di quest’anno parteciperanno 13 velivoli e 27 squadre di ricerca e soccorso a terra appartenenti a Reparti di volo delle Forze Armate italiane, Corpi Armati dello Stato ed altri Enti ed Amministrazioni italiane e straniere che hanno aderito all’accordo internazionale SAR. Med. Occ. (Search And Rescue Mediterraneo Occidentale).

La “Grifone” è un’esercitazione internazionale, interforze ed interagenzia organizzata annualmente dall’Aeronautica Militare con l’obiettivo di proiettare la capacità di comando, controllo e coordinamento degli assetti impiegati, in prossimità del luogo in cui si è verificato un incidente aeronautico. In questo modo sarà possibile  mantenere sempre elevati gli standard nell’ambito delle attività di ricerca e soccorso sia diurne che notturne in ambiente montano ed impervio e verrà incrementata la conoscenza delle procedure comuni, sia in campo nazionale che internazionale, al fine di ottenere un impiego ottimale di tutte le forze disponibili.

Inoltre, quest’anno per il secondo anno, all’interno della “Grifone” prenderà parte l’esercitazione “Eleos”, incentrata sulla gestione post incidente aeronautico che vedrà interessato personale civile e militare dell’Aeronautica Militare, dell’Università degli Studi di Urbino, la Polizia di Stato e l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche (ARPAM).  In questo ambito l’addestramento si concentrerà sulla ricerca e recupero di materiali appositamente predisposti, sulla prevenzione infortuni, sulla protezione ambientale, sulle attività della polizia giudiziaria e sulla gestione dello stress.

All’edizione di quest’anno che si svolgerà presso l’aeroporto civile di Foligno in collaborazione con l’Aeroclub Foligno, parteciperanno assetti e personale dell’Aeronautica Militare, dell’Esercito Italiano, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato, dei Vigili del Fuoco, del Corpo Ausiliario Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, del CNSAS, della Protezione Civile e Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza 118 della provincia di Perugia.

E’ inoltre prevista la presenza di un elicottero AS-555 Fennec dell’Armée de l’Air (Francia), di un AS332 spagnolo e di un AS332 della Luftwaffe svizzera, nonché la partecipazione di osservatori stranieri tra cui Austria, Bosnia, Portogallo, Emirati Arabi Uniti, Serbia.